sabato 3 gennaio 2009

Man Ray al Man











Martedi 6 gennaio, giorno dell’ epifania, al Museo MAN di Nuoro chiude la rassegna dedicata a Man Ray.
“Unconcerned but not indifferent”, questo è il titolo della Mostra che raccoglie circa trecento tra disegni, dipinti, fotografie, sculture e oggetti appartenuti al grande artista e fotografo americano. Emmanuel Radnitsky, questo il vero nome di Man Ray, nasce a Filadelfia (Pennsylvania) il 27 agosto 1890, da genitori ebrei russi con i quali parte, all’età di sette anni, per New York.
Nella metropoli americana prendono residenza nel quartiere di Brooklyn. Al Liceo, Emmanuel frequenta le lezioni di pittura e successivamente, appena diciannovenne, studia alla Scuola delle Belle Arti di New York, seguendo contemporaneamente corsi di disegno e di acquarello.
A Ridgefield, nel New Jersey, dove vivrà per quattro anni, lavora come disegnatore pubblicitario. Tenta dunque, insieme al poeta Alfred Kreymborg, di fondare una comunità artistica. Incontra Alfred Stieglitz ed entra in contatto con l'avanguardia americana.
La scoperta dei movimenti artistici europei avverrà nel 1913, dopo aver visto le opere di Marcel Duchamp e Francis Picabia all'Armory Show.
Realizza quindi il suo primo quadro cubista: un ritratto di Alfred Stieglitz. Si sposa con la poetessa Adon Lacroix con la quale pubblica il libro A Book of Diverse Writings. La guerra in corso in Europa blocca il suo progetto di recarsi a Parigi.
A venticinque anni, Man Ray acquista una macchina fotografica per riprodurre i suoi quadri e fonda la prima rivista americana dadaista The Ridgefield Gazook: quattro pagine con sue illustrazioni e testi di sua moglie, Adon. E' l'anno del suo incontro con Duchamp e della sua prima esposizione alla Daniel Gallery di New York. Nel 1919 si separa dalla moglie, pubblica l'unico numero di TNT, rivista di tendenza anarchica, e inizia una collaborazione fotografica e cinematografica con Marcel Duchamp.
I due, insieme a Katherine Dreier, Henry Hudson e Andrei McLaren fondano la Société Anonyme, un museo d'arte d'avanguardia.
Nel 1921, durante la quindicesima mostra annuale di fotografia, vince un premio per un ritratto di Berenice Abbott, allora scultrice e in seguito fotografa e sua assistente per tre anni.
Il sodalizio con Marcel Duchamp è ormai consolidato e Man Ray lo raggiunge finalmente a Parigi dove incontra i dadaisti e fa la conoscenza di Jean Cocteau, Erik Satie e Kiki de Montparnasse.Sono anni ricchi di attività artistiche: pubblicazione di libri, partecipazioni a decine di mostre personali e collettive, la realizzazione delle rayografie, di immagini di nudo, ritratti e fotografie di moda.
Nel 1923 gira Retour à la raison, il primo di alcuni film (Anémic cinéma, Emak Bakia, L'Etoile de mer, Les Mystères du Chateau de dé).
Nel 1929, Lee Miller diventa la sua assistente (e lo sarà fino al 1932).
L'invasione nazista del 1940 costringe Man Ray a lasciare la capitale francese alla volta di New York per stabilirsi successivamente a Hollywood, dove incontra Juliet Browner, sua futura moglie, e dove rimane per 11 anni prima di fare ritorno nella Capitale Francese, nella Biennale di Venezia del 1961 riceve la medaglia d'oro per la fotografia mentre nel 1971 gli saranno dedicate due retrospettive, a Rotterdam e a Milano (alla Galleria Schwarz), comprendenti 225 lavori realizzati tra il 1912 e il 1971.Man Ray muore a Parigi, nel 1976, all’età di 86 anni. venne seppellito nel cimitero di Montparnasse.

Il suo epitaffio recita: “Unconcerned but not indifferent”, traduzione inglese di “Non curante, ma non indifferente”.

Arch.Tito Antonio Magliocchetti
Ark's- Associazione culturale ®






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